Come spesso capita all’inizio di una nuova era tecnologica c’e’ molta confusione, la luce ed il suo mercato stanno ancora soffrendo, poca chiarezza e molta incertezza.
I sistemi di controllo per l’illuminazione di tipo tradizionale hanno trovato spazio e ragione di esistere principalmente in segmenti di mercato di nicchia come quello dello spettacolo o ambienti di lavoro di rappresentanza come le sale riunioni, ambiti ben specifici o scenografici.
L’avvento del LED ha permesso di implementare in modo diffuso il controllo anche in altri ambiti: industriali, residenziali e urbani, infatti grazie alla tecnologia di base di tipo digitale, il comportamento della luce può essere gestito senza far soffrire il sistema illuminante con longevità e performance sempre maggiori.
“ll mercato globale delle sorgenti LED ha registrato un tasso di crescita annuo (CAGR) del 20% tra il 2017 e il 2021 ” riporta Technavio, società di ricerca globale sulle nuove tecnologie.
Interconnettere i punti luce non è mai stato così facile, gli apparecchi illuminanti sono diventati “prodotti digitali”.
Nel mercato vengono proposti sistemi di controllo con impronta analogica, riferiti agli impianti elettrici, accensioni e spegnimenti di linee elettriche a seconda delle esigenze, nulla a che vedere con il mondo digitale.
Il LED ha aperto la strada verso nuove frontiere, ogni singolo punto luce “può dire la sua”, scambiare i dati in tempo reale e raccogliere informazioni direttamente dal campo in maniera diffusa, una microrete dotata di intelligenza propria che se ben gestita, può essere molto efficace.