Allarme bollette ed energia, le previsioni non sono certo incoraggianti, sostegni per imprese e famiglie sono cruciali, la causa sembra dovuta dalla stretta della Russia e dalla carenza degli stoccaggi. Davide Tabanelli di Nomisma: «Le tariffe del gas sono decise ogni trimestre dall’Arera, sulla base dei prezzi internazionali ma questi dopo essere rimasti tranquilli per dieci anni, alla metà del 2021 sono impazziti, e oramai sono fuori controllo. Nel trimestre ottobre-dicembre 21, la tariffa Arera è 0,95 euro al metro cubo. Ma dato l’andamento dei mercati internazionali, senza un intervento dello stato per calmierare, nel trimestre gennaio-marzo 22 si arriverà a 1,40 euro».
Le cause sono molteplici rende noto l’Istituto: «La prima è che gli stoccaggi sono bassi, perché la Russia consegna meno gas all’Europa. Un pò perché vuole spingere sul gasdotto North Stream “sperabilmente disponibile a marzo”, un pò perché ha problemi di trasporto, dato che la sua rete è molto vecchia.
Poi c’è stata la ripresa produttiva dopo la pandemia; la Cina ha aumentato la domanda di gas per uscire dal carbone; le compagnie energetiche investono di più sulle rinnovabili e meno sulle fossili, ma la domanda di gas non cala; l’eolico e l’idroelettrico in alcuni paesi hanno ridotto la produzione per motivi di meteo».
I riflessi quindi su consumatori ed aziende rischiano di essere davvero drammatici, intanto attendiamo il prossimo aggiornamento tariffario deciso da Arera per il primo trimestre del 2022.
I numeri
Gli aumenti si aggiungeranno a quelli del 2021 portando nel corso del nuovo anno la spesa della famiglia tipo per le bollette di luce e gas a raggiungere il record di 3 mila e 368 euro all’anno, con un incremento di +1.227 euro rispetto alla spesa sostenuta nell’ultimo anno secondo il calcolo di Consumerismo.
«Un quadro che avrebbe un impatto fortissimo sulle tasche degli italiani e rappresenterebbe un massacro per le famiglie, trattandosi di spese primarie irrinunciabili», denuncia l’associazione.
Confcommercio Lombardia fa eco parlando di stangata da un miliardo e mezzo, alla luce della preannunciata crescita del costo dell’energia per le imprese, calcolata da Confcommercio in +42% per l’elettricità e + 38% per il gas solo ad Ottobre.
Secondo le stime di Confcommercio con Nomisma Energia, un negozio tipo potrebbe vedere la bolletta elettrica salire di 6 mila euro in un anno, un ristorante di oltre 8.500 euro, un albergo intorno ai 20 mila euro e via discorrendo per PMI e grandi imprese che, nei casi più gravi, vedrà triplicare la bolletta, un ostacolo particolarmente pesante per le imprese italiane che pagano già un costo per l’energia ben superiore del 33% rispetto alla media europea.
Fonti: messaggero.it; businessweekly.it; nomisma.it; consumerismo.it; lanazione.it