Il bilancio energetico è un documento che analizza i flussi di energia in un sistema, che può essere un’azienda, un edificio o un processo industriale e permette di identificare sprechi, inefficienze e opportunità di miglioramento nell’utilizzo dell’energia. Per le aziende e gli enti obbligati, rappresenta un’opportunità per ridurre i costi, migliorare la competitività e contribuire alla tutela dell’ambiente.

Chi è obbligato?

In Italia, la normativa principale che regola il bilancio energetico è la Legge 10/1991. In base a questa legge, l’obbligo riguarda principalmente:

  • Grandi Imprese: aziende con un fatturato annuo superiore a 43 milioni di euro e un bilancio annuo superiore a 50 milioni di euro.
  • Imprese Energivore: aziende che consumano grandi quantità di energia, superiori a determinate soglie definite in base al tipo di energia utilizzata (elettrica o termica). Un’impresa è considerata energivora se il rapporto tra il costo dell’energia e il fatturato è superiore al 3%.
  • Enti della Pubblica Amministrazione: sono tenuti a nominare un Energy Manager e a redigere una diagnosi energetica.

Cosa prevede l’obbligo?

L’obbligo si traduce principalmente nella redazione di una diagnosi energetica. Questa deve essere effettuata da un professionista qualificato (Energy Manager o Auditor Energetico) e deve includere:

  • Analisi dei consumi energetici: quantificazione dei consumi per diverse fonti di energia e per diverse aree/processi aziendali.
  • Identificazione degli sprechi: individuazione delle inefficienze e delle opportunità di risparmio energetico.
  • Proposta di interventi di miglioramento: definizione di misure concrete per ridurre i consumi e migliorare l’efficienza energetica.

Perché è importante il bilancio energetico?

Oltre a rispondere a un obbligo di legge, la redazione del bilancio energetico offre diversi vantaggi:

  • Riduzione dei costi: individuando gli sprechi e implementando misure di efficienza energetica è possibile ridurre significativamente la spesa energetica.
  • Miglioramento della competitività: un’azienda efficiente dal punto di vista energetico è più competitiva sul mercato.
  • Riduzione dell’impatto ambientale: un minore consumo di energia si traduce in una riduzione delle emissioni di gas serra e in un minore impatto sull’ambiente.
  • Accesso a incentivi: la diagnosi energetica è spesso un requisito per accedere a incentivi e finanziamenti per l’efficienza energetica.

Fonti: mite.gov.it, enea.it, fire-italia.it