Il giorno 3 marzo 2023 è stato presentato il Rapporto Cesef 2022 di Agici Finanza d’Impresa “L’Efficienza Energetica al centro. Nuovo quadro di policy per un contesto energetico in evoluzione”, secondo cui l’Italia è in ritardo rispetto alla tabella di marcia dell’Unione Europea sia sulle rinnovabili, sia sull’efficienza energetica.

Secondo il Rapporto, però, è possibile superare le difficoltà arrivando a un risultato positivo: una riduzione dei consumi su base annua, minori emissioni di CO2 e un risparmio economico. Per arrivarci bisogna ridisegnare il supporto all’efficienza energetica in base a quattro principi:

  1. Premialità: servono incentivi proporzionali ai risultati ottenuti;
  2. Semplicità: modalità di accesso agli incentivi più snelle e chiare, con tempi certi;
  3. Integrazione: politiche che permettano di raggiungere contemporaneamente gli obiettivi di decarbonizzazione, contenimento dei costi dell’energia, aumento dell’indipendenza energetica del Paese, rilancio dell’economia;
  4. Continuità: garantire la stabilità nel tempo del sostegno all’efficienza energetica per creare fiducia e quindi maggiori investimenti e maggiore occupazione.

Il quadro attuale va quindi rivisto tenendo conto di due elementi. Il primo è dato dalle possibilità offerte dal Pnrr che stanzia attraverso incentivi locali oltre 38 miliardi di euro, per progetti che hanno come obiettivo diretto o indiretto l’efficientamento energetico. Utilizzando al meglio questi fondi è possibile riallinearsi con gli obiettivi dell’Unione Europea. Il secondo elemento da tenere presente è la preoccupazione per la forte instabilità dei costi dell’energia.

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Fonti: huffingtonpost.it