Le navi fuggono dal Mar Rosso, oggetto degli attacchi Houthi e ora della risposta militare di Usa e alleati in Yemen. L’effetto è un allungamento dei tempi del commercio nella tratta Asia-Europa, ma soprattutto un inevitabile conseguente aumento dei prezzi delle merci trasportate.
La crisi del Mar Rosso mette a rischio, tra gli altri, il passaggio di gas e diesel e, se tutto va male, questo porterà come conseguenza non solo l’aumento di questi due elementi ma a cascata ad un aumento di tutto, a cominciare da luce e gas.
Da questo tratto di mare passa il 12% del commercio mondiale e ben il 40% dell’import-export dell’Italia, di cui una fetta consistente è rappresentata dalle fonti fossili.
Greenpeace in un rapporto sui rischi della crisi per la sicurezza energetica dell’Italia ha commentato: “Invece di investire su un futuro sostenibile, l’Italia si è limitata ad accumulare riserve fossili, senza alcuna attenzione all’emergenza climatica e agli equilibri geopolitici. E adesso si trova di fronte al rischio di una nuova crisi energetica”.
Come avvenuto con il conflitto, ancora in corso, tra Russia e Ucraina, le conseguenze possono colpire tutti i settori, comprese le moltissime imprese italiane. Una soluzione a lungo termine è quella di investire nell’efficienza energetica, riducendo i costi energetici, di manutenzione e le emissioni di CO2.
I prezzi dei combustibili, per il momento rimangono freddi, non subendo contraccolpi particolari e la speculazione sembrerebbe essere ribassista. All’orizzonte, però, soprattutto se questa crisi si perpetua, non si intravede nulla di buono.
Per questo, puntare sull’efficienza energetica è sempre la mossa vincente, poiché permette di proteggersi da questi rischi: Quantum realizza interventi operativi ‘chiavi in mano’ di efficienza energetica mirati ai sistemi di illuminazione, utilizzando metodologie consolidate e applicando tecnologie innovative connesse a Internet.
Fonti: ilsole24ore.com